
Nel corso di quest’anno è previsto un calo dei tassi dei mutui, siano essi fissi che variabili.
Questi segnali di ripresa sono già ravvisabili da diversi mesi e fanno ben sperare per la ripresa del mercato immobiliare.
L’andamento dei tassi dei mutui
Dopo due anni che hanno visto un continuo rialzo dei tassi di interesse dei mutui, influenzando negativamente il mercato immobiliare, negli ultimi mesi si sono notati segnali di miglioramento.
L’Euribor, l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile, non solo ha subito un’arresto della crescita, ma dal mese di novembre è in calo.
Allo stesso modo anche l’Irs, l’indice dei mutui a tasso fisso, mostra segnali di frenata.
Questa tendenza da parte di entrambi porterà nel medio periodo alla riduzione di TAN e TAEG e, di conseguenza, a un accesso facilitato a finanziamenti volti all’acquisto di immobili.
Situazione che continuerà a migliorare grazie alle scelte della Banca Centrale Europea volte al taglio dei tassi dei mutui.
Le scelte relative al mutuo
Si predilige il mutuo a tasso fisso, che nel mese di gennaio ha coperto circa il 96% delle richieste, dato che riporta un aumento rispetto all’anno precedente.
Viceversa, diminuisce la richiesta per il tasso variabile, che nello stesso mese si attesta sul 2,6% delle scelte.
Questi dati riflettono una ricerca da parte degli individui di una maggiore certezza circa l’importo della rata del mutuo.
In crescita è la durata media dei mutui richiesti, che si è allungata fino a 24,2 anni nel corso del 2023. In aumento anche l’importo medio, che nel 2024 si attesta sui 141.541 euro.
Quest’ultimi elementi denotano una maggiore fiducia dei consumatori, più propensi a contrarre debiti di maggiore entità e per periodi più lunghi di tempo pur di acquistare immobili.
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