
Secondo IlSole24Ore, il 2020 si prospetta come un anno florido per il mercato immobiliare, con un aumento dei prezzi degli immobili e delle compravendite.
Nell’articolo: “Casa, torna l’interesse all’acquisto“, a firma Paola Dezza, il noto giornale economico conferma quella che, tra gli addetti del settore, era comunque una convinzione serpeggiante da tempo: l’investimento immobiliare (visto da sempre come ‘rifugio’ per antonomasia) nell’anno da poco iniziato rivivrà un momento simile a quello degli anni d’oro, con grande fermento tra venditori e compratori.
Ovvio, la situazione potrà variare molto a seconda di città e quartieri, ma il trend positivo sembra pressoché certo.
A consolidarsi maggiormente sarà la pratica dell’acquisto e della messa a reddito, grazie ad affitti e affitti brevi. Se già nell’ultimo lustro il fenomeno Air BnB aveva dato una boccata di ossigeno ad un mercato, quello immobiliare, che sembrava la prima e principale vittima della crisi economica (reale o percepita), nel 2020, complice anche l’abbassamento del costo del denaro. saranno molti i privati tentati dal cambiare casa e / o comprarne una seconda per metterla a reddito.
Trend in crescita per il residenziale
ll 2019 si è chiuso, secondo diversi osservatori, discretamente ma non a livelli eccelsi. Mediamente sono state rilevate 600 mila compravendite. Il 90% delle quali hanno riguardato il residenziale. Il valore * mq, secondo gli analisti crescerà dello 0.2% nel 2020, con interessanti rivalutazioni del 0.7% e 1.1% rispettivamente nel 2021 e 2022.
Roma e Milano si confermano trainanti del mercato, a seguire Torino, Genova e Palermo. Flessione sulla piazza toscana con Firenze fanalino di coda (flessione del 5.3%).
Cauto ottimismo
Il problema, tecnico, è che ragionando per percentuali non si coglie il quadro generale, che è di una grande domanda rivolta verso i grandi centri, in determinati quartieri, e un’abbassamento della domanda nelle periferie e nelle città più piccole, con il rischio di non cogliere appieno il fenomeno e correre il rischio di sopravvalutare i propri investimenti e la diversificazione del portafogli.
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