Il Decreto Legislativo 69/2024, o Decreto Salva Casa, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore il 30 maggio 2024.
Questa normativa è stata introdotta con l’obiettivo di semplificare le procedure edilizie e urbanistiche, sanare piccole irregolarità nelle case degli italiani e sbloccare alcune situazioni che rendono difficoltosa la compravendita di abitazioni, offrendo soluzioni importanti per il mercato immobiliare.
L’obiettivo principale del Decreto Salva Casa è favorire la riduzione del consumo del suolo e il recupero edilizio di immobili la cui compravendita è bloccata da normative restrittive. La legge mira a facilitare il mercato immobiliare e a rispondere al crescente fabbisogno abitativo, intervenendo solo nei casi di minore gravità, senza configurarsi come un condono edilizio.
Cambio di destinazione d’uso
Tra le principali disposizioni del decreto, vi è la semplificazione del cambio di destinazione d’uso delle singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e delle condizioni comunali.
Il cambio di destinazione d’uso sarà sempre possibile all’interno della stessa categoria funzionale, rispettando le normative di settore quali vincoli paesaggistici o culturali.
Sarà anche possibile il cambio di destinazione d’uso tra diverse categorie funzionali all’interno di centri storici, e nelle zone edificate o parzialmente edificate del comune, rispettando sempre le eventuali normative di settore.
L’obiettivo di questa disposizione è quello di incentivare la riqualificazione urbana, valorizzando gli immobili e riducendo il degrado urbano.
Edilizia libera e verande
Il Decreto Salva Casa classifica come edilizia libera alcune opere, tra cui:
- Vetrate panoramiche amovibili (VePA): incluse quelle per i porticati all’interno dell’edificio.
- Opere di protezione dal sole e agenti atmosferici: tende, pergole e altre strutture che non creano spazi stabilmente chiusi e non hanno un impatto visivo disarmonico.
Silenzio-assenso e semplificazione delle procedure
Il decreto introduce il regime di silenzio-assenso, che rappresenta un significativo passo verso la semplificazione. Questo principio implica che, se l’amministrazione non risponde entro i tempi previsti, l’istanza del cittadino è automaticamente accettata.
Inoltre, la normativa consente l’installazione di tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici in regime di edilizia libera, contribuendo a decongestionare gli uffici tecnici comunali.
Sanzioni e recupero urbano
Il decreto prevede sanzioni proporzionali all’aumento di valore dell’immobile, destinate a finanziare progetti di recupero e rigenerazione urbana. Queste misure mirano a migliorare il patrimonio edilizio esistente e a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.
Conclusioni
Il Decreto Salva Casa 2024 rappresenta una risposta concreta alle difficoltà del mercato immobiliare e alle esigenze abitative degli italiani.
Con la sua entrata in vigore, si aprono nuove possibilità per sanare irregolarità minori, semplificare le procedure edilizie e facilitare la compravendita di abitazioni. Questo decreto non solo offre un sostegno immediato ai proprietari di casa, ma contribuisce anche a promuovere una maggiore stabilità economica e sociale.
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