L’emergenza sanitaria del Coronavirus (COVID-19) vede le istituzioni impegnate ad arginare il pericolo pandemia, con Cina e Italia in prima linea, Stati Uniti che, per ora in una posizione più sicura, sta studiando un vaccino. E i mercati? Ovviamente in flessione.
Piazza Affari, nella giornata di Martedi, dopo un’apertura in ribasso del 3,5%, nel pomeriggio è scesa ulteriormente ancora a -6%, Francoforte in flessione del 3,5%, Parigi del 3,4% e Londra del 3%. In realtà, guardando una finestra temporale più alta, l’inizio del 2020 aveva visto una forte e persin innaturale impennata degli indici delle varie borse, con picchi anche del 15%. Gli analisti esperti di settore, al momento, non cedono ai facili allarmismi: per ora si tratta di un semplice “riposizionamento” degli indici a livelli normali.
Situazione Italiana : 10 vittime, 322 persone contagiate (dato aggiornato Mer 26/02/2020), economia messa a dura prova.
Le regioni più colpite dal virus, nel momento in cui scriviamo, sono Lombardia e Veneto (responsabili da sole di oltre il 30% del PIL), ma l’essere il terzo Paese al mondo per numero di contagi ha letteralmente fatto franare le prenotazioni dall’estero, con ricaduta sul settore del Turismo (-40% prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Gli investitori, dalla cui fiducia dipende l’economia e il credito sui mercati dell’intera nazione, sono al momento cauti.
Il Decreto Ministeriale per affrontare il virus e l’epidemia, che impone zone di letteralmente isolate (le cosiddette “zone rosse“, come la bassa lombarda), chiusura scuole e pubblici uffici, nonché di luoghi di ritrovo come palestre e bar (per questi ultimi è imposta una variazione di orario, non la chiusura totale), ha comprensibilmente portato conseguenze, potenzialmente gravi, sul lavoro, occupazione, istruzione.
Mercato immobiliare
La salute del mercato immobiliare, in Italia come nel mondo, risente in positivo e in negativo dell’andamento dei mercati ed è riflesso diretto dell’economia Italiana. Nonostante le rosee previsioni fatte alla fine del 2019 è facile prevedere una flessione importante delle transazioni almeno per tutto il primo semestre 2020. Primo perché nelle regioni Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana si è piena emergenza sanitaria, con inoltre la comunità cinese (buyer molto attivo negli ultimi anni) che si è autoesclusa dalla vita pubblica. Mercato pressoché fermo quindi in quattro regioni importanti e trainanti, il cui stop incide percentualmente sulle statistiche a livello nazionale. Secondo, perché anche le altre Regioni, con nuovi casi, seppur isolati, non sono immuni alla paura di una possibile pandemia di COVID-19.
Molto presto per fare nuove previsioni per i prossimi mesi. Gli economisti più ottimisti contano in un movimento cosiddetto a “V” dei mercati, con una rapida discesa, il baratro raggiunto molto velocemente, ma altrettanto velocemente una risalita degli indici fino a valori normali.
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