Quando si decide di comprare un immobile, oltre alla scelta delle sue caratteristiche funzionali e alla valutazione del prezzo, occorre prestare grande attenzione alla sua rispondenza a requisiti tecnici e normativi. Tra di essi, vi sono l’abitabilità e l’agibilità: si tratta di due concetti diversi tra loro che vengono spesso confusi.
Vediamo qual è la differenza, quali sono i requisiti da rispettare per ottenerle e qual è la certificazione che attesta il rispetto delle normative vigenti.
Qual è la differenza tra agibilità e abitabilità
Fino a qualche tempo fa, questi due concetti erano distinti e si riferivano a due diverse certificazioni. L’abitabilità riguardava gli immobili residenziali e attestava la conformità alle normative in materia di sicurezza, igiene e risparmio energetico, garantendo che si trattasse di un immobile idoneo a essere adibito ad abitazione. L’agibilità, invece, riguardava gli immobili non residenziali, quali uffici, negozi, capannoni industriali e laboratori, e serviva a certificare la sicurezza strutturale dell’edificio.
Tale distinzione è stata eliminata con il D.P.R. 380/2001 (Testo Unico sull’Edilizia) e con il Decreto Legge 222/2016, attraverso i quali è stata introdotta la Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA), un’unica certificazione che garantisce e attesta la presenza di tutti i requisiti sia per gli edifici residenziali sia per quelli non residenziali.
Quali sono i requisiti di un immobile per essere adibito ad abitazione
I requisiti che un edificio deve necessariamente possedere per essere utilizzato come immobile residenziale includono la conformità statica e la presenza di impianti a norma che garantiscano la sicurezza. È fondamentale che gli ambienti abbiano una dimensione minima di 28 metri quadri per una sola persona e di 38 metri quadri per due persone, comprensivi di servizi igienici.
La camera da letto deve essere di almeno 9 metri quadri per una persona e di 14 metri quadri per due. Inoltre, l’altezza minima delle zone abitabili deve essere di 2,70 metri, mentre per corridoi, soppalchi e mansarde l’altezza minima è di 2,40 metri. È importante anche il giusto rapporto aeroilluminante, che deve essere almeno 1/8 della superficie calpestabile di ogni stanza, per garantire una corretta aerazione e illuminazione.
Quando la certificazione SCA è obbligatoria e come ottenerla
La Segnalazione Certificata di Agibilità è obbligatoria in specifici casi, come la costruzione di un nuovo edificio, la ristrutturazione di un edificio già esistente che modifichi aspetti importanti come la volumetria o la distribuzione interna degli spazi, e il cambio di destinazione d’uso di un immobile da non residenziale a residenziale.
Per ottenere la SCA, è necessario richiederla al Comune in cui è ubicato l’immobile, presentando la domanda compilata e una serie di documenti, tra cui la certificazione redatta da un tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di abitabilità e agibilità, le planimetrie catastali aggiornate, la relazione sulla regolarità igienico-sanitaria, quella sul superamento delle barriere architettoniche, la dichiarazione di conformità degli impianti alle normative, il documento del collaudo statico attestante la sicurezza strutturale dell’edificio e il certificato di conformità antisismica. Il Comune rilascia la SCA entro 30 giorni dalla richiesta.
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