Il rapporto 2019 sull’industria delle costruzioni di ANCE Emilia Romagna ed elaborato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili non lascia spazio a dubbi: a Piacenza è boom di mutui destinati ad investimenti sull’edilizia.
Tra il 2007 e il 2017 i finanziamenti erogati per nuovi investimenti in costruzioni sono diminuiti in Italia di circa il 70%, in particolare nel comparto residenziale. Solo nel 2018 si è osservata una variazione positiva (+6,6% rispetto al 2017 nel residenziale e +15,8% nel non residenziale). Nel 2019 sono tornati però nuovamente a diminuire, anche in Emilia-Romagna. Se per il non residenziale la contrazione dei finanziamenti (mediamente del 46%) ha interessato tutte le province tranne quella di Piacenza (che ha segnato +47%), quella che riguarda il residenziale (la media è -3,2%) ha registrato variazioni molto positive a Parma, Modena e Piacenza, sostanzialmente pari a zero a Bologna e piuttosto negative nelle restanti province.
A questo dato si aggiunge quello relativo alle sofferenze lorde del settore delle imprese di costruzioni. Su 7,6 miliardi di euro di sofferenze lorde localizzati in Emilia-Romagna, 5,6 miliardi fanno capo alle imprese e 2,2 di questi sono attribuibili al settore delle costruzioni, ponendo la nostra regione al terzo posto in Italia (dopo la Lombardia e il Lazio). Le forti difficoltà nell’accesso al credito si traducono nell’impossibilità di avvio di nuovi progetti di sviluppo da parte delle imprese.
L’erogazione di nuovi mutui è stata nel 2019 molto difficile anche per le famiglie, facendo registrare valori negativi in tutte le province con l’eccezione positiva di Bologna.
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