Per “Isolamento Acustico” si intende la capacità di un ambiente di ridurre o eliminare qualsiasi rumore proveniente dall’esterno. Per quanto sia un aspetto che, purtroppo, viene spesso sottovalutato in sede di costruzione o ristrutturazione, è un fattore che determina la maggiore o minore qualità della vita all’interno di un appartamento.
In questo approfondimento conosceremo da vicino la problematica dell’isolamento acustico, le tecniche per aumentare la capacità di ridurre i rumori esterni e faremo una panoramica dei materiali più usati in edilizia per intervenire su case già esistenti e finite.
Indice argomenti
Introduzione
Alzi la mano chi, visitando una casa che si intende acquistare, chiede all’agente immobiliare o al padrone di casa, se l’appartamento è ben isolato acusticamente dalle proprietà vicine. Per esperienza: quasi nessuno. Soprattutto gli orari di visita sono spesso fissati di giorno, con un significativo rumore ambientale esterno che copre la maggior parte dei suoni provenienti degli appartamenti adiacenti. Basterà passarci una sola notte per accorgersi che si è fortemente sottovalutato questo fattore, soprattutto scoprirete che il vostro dirimpettaio è solito andare al bagno alle 3 del mattino, o i bambini dei vostri vicini giocano fino a tarda serata a GTA con la casse sparate proprio contro la vostra camera da letto.
La presenza di doppi vetri agli infissi -quando ci sono- è generalmente ben vista dai potenziali acquirenti e conferisce all’immobile l’impressione di essere ben separato da quanto avviene all’esterno. Ma finestre ben isolate (sia termicamente che acusticamente) non possono nulla contro le attività dei vicini. Inoltre non impediranno a terzi di ascoltare le vostre conversazioni, i film che vedete, la musica che ascoltate.
Purtroppo l’isolamento acustico a regola d’arte, in fase costruttiva, è costoso e, non vedendosi “fisicamente”, i potenziali acquirenti non ne percepiscono il valore. I costruttori lo sanno bene ed è generalmente la primissima voce di costo che viene tagliata: chi acquista una casa di nuova costruzione nella maggior parte dei casi vedrà la qualità delle rifiniture, le “amenities“, la metratura, non chiederà se e come sono state implementate tecniche di isolamento acustico a soffitti, pareti e pavimenti. E poi si ritrova a vivere in un appartamento con “Le pareti fatte di carta velina” (quante volte avrete sentito questa frase?).
Perché è importante l’isolamento acustico
Un condominio è composto da tante unità abitative, ognuna delle quali è occupata stabilmente da persone. Ogni persona ha la sua vita, le sue abitudini, amici e parenti, i suoi orari, i suoi hobby e le sue passioni: ognuno di questi elementi genera rumore. E sì, per affrontare il problema dell’isolamento acustico con la giusta motivazione è bene entrare nell’ottica che qualsiasi suono non direttamente prodotto da te va considerato rumore. E produce stress.
Quante liti tra condomini sorgono ogni giorno per motivi acustici? Volume troppo alto dello stereo o della TV, voce troppo alta quando si sta al telefono, scarichi di water e docce in orari notturni ecc. Discussioni che, talvolta, sfociano in tragedia e faide che durano anni. E che sarebbero perfettamente evitabili se chi ha progettato e realizzato il condominio si fosse preoccupato di fornire una minima protezione acustica agli appartamenti.
L’isolamento acustico è anche il principale modo per proteggere la propria privacy. Di norma l’esigenza primaria è quella di proteggersi dai rumori che provengono da fuori la proprietà immobiliare. Ma è ugualmente importante proteggere ciò che avviene nel proprio appartamento. Hai piacere che i vicini ti ascoltino nitidamente mentre litighi con il tuo partner? Sei felice che i tuoi vicini sappiano che film guardi, sentano i tuoi discorsi di lavoro, oppure mentre parli col tuo avvocato? Sei tranquillo che i tuoi vicini origlino involontariamente ogni volta che ti intrattieni a letto con tua moglie o tuo marito?
Come detto in apertura, l’isolamento acustico dell’appartamento è, più di altri fattori, ciò che determina la qualità reale della vita all’interno di un’abitazione.
Come si propaga il rumore tra gli appartamenti?
Il “rumore” è un suono. Ovvero un’onda a bassa frequenza che si propaga, a circa 300 metri al secondo, in tutte le direzioni allontanandosi dall’emittente. L’onda si spegne in due casi: un ostacolo, come un muro, oppure dopo una certa distanza.
Le pareti o i solai di un appartamento, quindi, in teoria, dovrebbero essere sufficienti. Purtroppo questa ottimistica teoria non trova applicazione nella realtà, perché le onde possono rimbalzare ed essere ampliate: una stanza, infatti, è una naturale cassa di risonanza. Le tubature metalliche, che corrono all’interno dei muri, lasciano scivolare l’onda senza alcun ostacolo, le intercapedini dei muri operano come cassa di risonanza, se sono presenti dei controsoffitti (tipo quelli in cui si montano faretti Led) ecco, quelli sono dei fantastici… subwoofer!
Isolamento acustico: come implementarlo
Il 90% degli interventi ad opera delle ditte specializzate in isolamento termico e acustico sono svolti su costruzioni già finite. Appartamenti o case, insomma, in cui solo in un secondo momento, tristemente, si è scoperta l’importanza di attutire o eliminare i rumori provenienti dalle proprietà vicine.
Intervenire su un appartamento già terminato è complesso, ma non impossibile. Di certo si tratta, nella maggior parte dei casi, di lavori di straordinaria amministrazione, in quanto prevedono purtroppo lo smantellamento di pavimenti e solai. La prossima volta che visitate una casa in ottica di acquisto, PRETENDETE di visitarla di notte 🙂
Detto questo, l’isolamento acustico prevede interventi di coibentazione su: pareti, solaio e pavimento. Ed è un lavoro che viene svolto per singola camera.
Se si è “on budget”, ovvero si vuole risparmiare, si potrà decidere per un lavoro graduale su un paio di camere chiave (la camera da letto, in primis). Se invece si vuole eliminare radicalmente e definitivamente il problema, si potrà agire sull’intera abitazione.
Muri e pareti
L’ideale, ovviamente, sarebbe radere al suolo il muro, oppure aprirlo completamente, e fargli un “ripieno” di schiuma fonoassorbente, che rivesta anche le tubature in modo da isolarle. Soluzione efficace ma altamente invasiva -che, tra l’altro, obbliga il committente ad ulteriori spese di intonaco e tinteggiatura.
Il trend, attualmente, è quello di creare delle contropareti in materiale assorbente come il sughero (molto sottile, ma più caro) o cartongesso (più spesso ma economico). Tra il muro e la controparete inserire fogli di materiale assorbente organico o sintetico. Esistono in commercio pannelli già accoppiati solo da tagliare e installare. Soluzione veloce ideale per chi vuole optare per il fai da te.
La soluzione presenta dei vantaggi, come la non invasività e la velocità di esecuzione e posa in opera, ma anche svantaggi, come la perdita, seppur non sostanziale, di metratura calpestabile.
Pavimenti
Qui l’affare si complica perché non c’è attualmente un’alternativa a… spaccare tutto.
Solitamente si opta per l’isolamento acustico del pavimento solo in casi estremi (es: il costruttore ha lasciato del vuoto nel pavimento e per i vicini sottostanti la situazione è insostenibile). Oppure in sede di ristrutturazione totale dell’immobile.
La tecnica più comune è quella di smantellare il pavimento e inserire dei cuscini acustici (nella maggior parte dei casi si usa il sughero) sotto il primo strato, il battuto, su cui poi sarà posato il pavimento definitivo, in parquet o mattonelle che sia.
Metodi meno invasivi (ovvio: meno efficaci) prevedono l’installazione di una moquette fonoassorbente sopra il pavimento, oppure l’uso, in punti strategici, di tappeti specifici realizzati in modo da attutire i rumori.
Solai / Soffitti
Questo è l’intervento più comune, perché il rumore più molesto è il calpestio. Escludendo l’ipotesi di aprire il solaio e imbottirlo di schiuma fonoassorbente, la soluzione al momento più consigliata è quella di creare un controsoffitto e inserirvi al suo interno un pannello acustico che assorba rumori e vibrazioni.
Va precisato che l’intervento sul solo solaio non è necessariamente risolutivo, perché se è vero che i pannelli assorbono i rumori, l’onda acustica può propagarsi anche attraverso le pareti. Motivo per cui è sempre indicato, oltre ad isolare il soffitto, intervenire anche sulle pareti.
Materiali Fonoassorbenti
I consigli di questo blog vogliono sempre essere indirizzati a coloro che optano, alla fine, per svolgere in autonomia i lavori di miglioria della propria casa. Pertanto un articolo che sviscera completamente l’argomento “isolamento acustico” non potrebbe essere completo se non presentassimo quelli che, al momento, sono i materiali considerati TOP per le loro capacità fonoassorbenti.
Sughero
Il più costoso, ma anche quello in assoluto migliore. Sottilissimo (circa 3 millimetri), 100% organico e atossico, fornisce anche isolamento termico (che, in periodo di ecobonus 110 ci sta anche!).
Inoltre, previene muffa e umidità.
Il costo di un pannello in sughero varia tra i 20 e i 40 euro al metro quadro.
Lana di Roccia
Il materiale più usato e tradizionale. Come il sughero, possiede anche proprietà di isolamento termico. Agisce smorzando l’energia cinetica delle onde sonore. Più efficace sui rumori singoli (es: un piatto che cade) che su quelli continui (es: una telefonata).
Più economica del sughero, e più spessa. Ha un costo medio sul mercato di circa 18 euro al metro quadro.
Lana di vetro
Un altro materiale dalla lunga storia nell’edilizia. Naturale, offre isolamento sia termico che acustico. Ottimo rapporto qualità-prezzo, che ne fa la scelta di gran lunga più utilizzata in campo domestico.
I prezzi dei pannelli di lana di vetro, che sono anche ignifughi, stanno in un range medio di 15-20 euro al metro quadro.
Materiali sintetici
I materiali di sintesi offrono, più o meno, le stesse performance in termini di isolamento acustico dei materiali naturali sopra elencati, ma ad un costo nettamente inferiore.
Tra questi menzioniamo il Poliuretano, il polistirene e il polistirolo.
Questi materiali, a seconda della loro composizione chimica, sono disponibili sotto forma di schiuma o di pannello. L’unione e la sinergia tra diversi materiali sintetici (es: pannello polistirolo + schiuma polistirene) offre le stesse capacità fonoassorbenti dei materiali organici, con in più il vantaggio di estrema leggerezza e costo più contenuto.
Il difetto maggiore della soluzione “sintetica” è lo spessore. Un pannello in polistirolo, per offrire ad esempio le stesse performance del sughero, deve essere più spesso del 600%.
Conclusioni
Specie se si vive in appartamento, l’isolamento acustico dall’esterno e, soprattutto, dalle proprietà attigue è l’elemento chiave che può far la differenza sulla qualità di vita e l’abitabilità della propria casa.
E per qualità di vita si intende non solo evitare liti condominiali e dissapori con i dirimpettai, ma anche proteggere la propria privacy, preservarsi da fonti di stress e vivere serenamente, in pace, il proprio spazio abitativo.
Posto che l’isolamento acustico è un diritto che, secondo noi, andrebbe tutelato costituzionalmente, si può isolare la propria casa sia optando per il fai da te, blindando le proprie mura con pannelli fonoassorbenti sia naturali che sintetici, o affidare il lavoro ad una ditta specializzata, che misurando scientificamente i Db provenienti dall’esterno e valutando le condizioni (muri, pavimenti, solai) dell’appartamento, formulerà una soluzione ad hoc per risolvere la problematica.
Costoso? Sicuro. Invasivo? Probabilmente. Ma vivere sereni non ha prezzo!
Giuseppe dice
Bisogna distinguere tra Fonoisolamento e Fonoassorbenza… Qui con l’uso dei materiali e delle tecniche descritte, si parla praticamente di Fonoassorbenza… ossia il semplice smorzamento delle onde sonore provenienti dall’esterno (soprattutto le alte frequenze..) o ancor di più dall’interno… (ambiente anecoico..) Questi interventi nulla o quasi possono per fermare i rumori provenienti dall’esterno…. Un ambiente silenzioso si ottiene solo con materiali pesanti, gli unici in grado di fermare i suoni… Ho esperienza di sala di registrazione, e l’unico modo per fermare la propagazione è l’intrusione di rumori e suoni, è stata quella di costruire murature spesse in mattoni pieni, e vetri doppi spessi un centimetro…