Nonostante gli ancora molti detrattori e infrastrutture che in molte città sono ancora ben lontano da una diffusione capillare, tutti sono concordi che la mobilità elettrica è il futuro che ci aspetta nel medio-lungo termine. Acquistare oggi un’auto elettrica (più costosa del suo corrispettivo a pistoni) comporta organizzazione degli spostamenti e, per maggior comodità e risparmio, la possibilità di ricaricarla direttamente a casa. Nell’articolo di oggi vediamo come dotarsi di un dispositivo che sarà sempre più importante da adesso in avanti.
Boom di auto elettriche e ibride.
I dati relativi ad Agosto 2020 rilasciati da Il Sole 24 Ore non lasciano spazio a dubbi: nel periodo post lockdown il mercato automotive ha subito una contrazione eclatante: -38,9% dall’inizio dell’anno.
A tenere a galla, tuttavia, il settore, la “corsa all’elettrico” (e ibrido), favorita dagli incentivi statali ma anche da un trend, quello Green, che non accenna ad arrestarsi.
Anche grazie agli incentivi, spicca la performance delle vetture ibride (+227%), plug-in (+420%) ed elettriche pure (+250%).
Da Il Sole 24 Ore.
Nonostante i numeri, il parco macchine elettrico o ad emissioni zero è ancora lontano dall’auspicato 98% dell’intero parco macchine che ne sancirebbe la definitiva adozione da parte del pubblico. Detto questo, stiamo parlando di un motore, quello elettrico, che in futuro farà parte della quotidianità di ognuno di noi.
Ricaricare a casa la propria vettura elettrica significa maggiore risparmio
Un po’ come lo smartphone che stringiamo tra le mani, la macchina elettrica è dotata di una batteria (decisamente più grande e capiente!) che necessità di essere ricaricata. In città, previo pagamento della quota energetica caricata, sono disponibili colonnine di ricarica installate e gestite da diversi operatori, tra cui Enel X, il più attivo sul suolo nazionale, seguito da E.On e Emobitaly.
Attraverso una app dedicata l’utente apre un contratto di fornitura “a consumo” (il credito deve essere prepagato, nella maggior parte dei casi), trova sulla mappa la colonnina più vicina e attacca la propria auto iniziando la ricarica. I prezzi per Kw sono, mediamente, ancora più convenienti rispetto all’equivalente in benzina.
Per risparmiare ulteriormente, e per ammortizzare più velocemente il maggior costo di acquisto del mezzo elettrico, l‘ideale però è essere dotati di una colonnina di ricarica domestica, in modo da pagare l’elettricità allo stesso costo della propria utenza domestica. E, ovvio, ricaricando di notte si risparmia ulteriormente: le attuali batterie si ricaricano, con carica lenta, in circa 10 ore.
E la bella notizia è che l’installazione di una colonnina non comporta alcuna modifica all’attuale impianto elettrico.E anche dal punto di vista “Contatore”, rimane il medesimo, senza necessità di contabilità separata.
Prima di tutto: lo spazio
La prima grande barriera all’acquisto di una elettrica è che è preferibile avere un garage o un posto auto. In molte città (es: Torino) ciò non è così frequente, purtroppo. Infatti la prima necessità del possessore di un mezzo elettrico è essere dotato di un garage o un posto auto con presa elettrica. Oppure di un cortile condominiale (occhio però in questo caso al regolamento dei condomini e l’utente sarà tenuto a chiedere approvazione in assemblea).
In caso di condominio, l’ideale è rendere disponibile la colonnina per tutti, a questo punto scegliendo una colonnina che permetta più prese di ricarica.
Dal 2018, vige l’obbligo per gli edifici di nuova costruzione non residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, di fornire gli immobili una predisposizione per installare le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.
Secondo: la colonnina o il dispositivo a muro
Ricordiamo innanzitutto che l’installazione di una colonnina di ricarica costituisce titolo valido ad usufruire del super bonus 110%.
Esistono due tecnologie, equivalenti, per avere una stazione di ricarica a casa propria:
- A MURO (anche dette: wall box): sono dispositivi piatti che vengono agganciati al muro similarmente ad un televisore LCD, possono consentire una o due prese di ricarica
- COLONNINA (anche detto “Palo”), ovvero la scelta classica. In questo caso il dispositivo viene fissato al terreno e a seconda dello spazio che si ha a disposizione può consentire una o due prese di ricarica
La potenza fissata per le colonnine domestiche è 3Kw (22Kw, nelle colonnine pubbliche).
Terzo: installazione e costo
Anche se, tecnologicamente parlando, colonnine e wall box non sono complesse (di fatto sono dei grandi trasformatori come quelli cui si attacca il pc portatile) suggeriamo -visto che si parla di elettricità- di affidarsi SEMPRE ad un installatore professionista, il cui onorario, tutto compreso, è di circa 300 €
Il costo di una colonnina di ricarica varia tra i 2.000 € e i 3.500 € a seconda del brand e delle prese disponibili.
Se si vuole risparmiare, inoltre, si può optare per cercare una wall box (generalmente più economica) sui grandi marketplace come Amazon o Alibaba, con prezzi assolutamente vantaggiosi a partire dai 400-500 euro.
In conclusione
La mobilità elettrica è il futuro. Se si ha la fortuna di disporre di un garage o di un posto auto con allacciamento alla rete elettrica, Ecobonus 110% (fino a Dicembre 2021) + Bonus acquisto veicoli elettrici fino a 10.000 euro dello Stato, è OGGI il momento per fare il grande passo.
Con una piccola spesa (contatore e impianto elettrico rimangono gli stessi!) e senza opere di straordinaria amministrazione, si può dotare il proprio posto auto di una colonnina di ricarica per la propria nuova auto elettrica, potendo beneficiare di costi di ricarica inferiori rispetto alle colonnine cittadine e, vista un mercato dell’energia elettrica sempre più concorrenziale, contrattare con il proprio gestore energetico condizioni di fornitura vantaggiose che ammortizzino in breve tempo il costo della vettura.
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