
In ambito urbanistico, la destinazione d’uso indica l’insieme delle finalità e delle modalità di utilizzo di una costruzione edilizia. È possibile che un immobile abbia due diverse destinazioni d’uso: in questo caso, a seconda della superficie utile prevalente, gli verrà assegnata quella prevista dalle categorie regolamentate.
Il cambio di destinazione d’uso implica ogni utilizzo dell’immobile diverso da quella originario, che comporti il passaggio a una diversa categoria funzionale, sia che vengano svolte opere di modifica o meno.
Nel caso di un cambio di destinazione d’uso che preveda dei lavori di trasformazione, essi possono essere svolti solo previa autorizzazione e ottenimento del permesso di costruire. Pena il rischio di essere perseguibili dalla legge causa abuso edilizio.
Se il cambio avviene nella stessa categoria funzionale è invece necessario ottenere una SCIA: segnalazione certificata di inizio attività.
Il cambio di destinazione d’uso si configura come ristrutturazione ediliziasoggetta a Permesso di costruire, in quanto alla fine delle opere di modifica, l’immobile si presenterà diverso da come era in origine: qualunque sia l’entità dei lavori, il cambio d’uso porta sempre alla ristrutturazione edilizia pesante.
Ma quali sono i passaggi da affrontare in caso si volesse effettuare un cambio di destinazione d’uso? Li illustriamo di seguito:
1. Per cambiare destinazione d’uso di un immobile, è necessario controllare per prima cosa quanto riportato dal PRGC (Piano Regolatore Generale Comunale) del Comune di pertinenza, che regola l’attività edificatoria all’interno del territorio comunale. Una sua attenta verifica è necessaria per capire a quali vincoli è sottoposto l’immobile e quali interventi edilizi possono essere effettuati su di esso. Se il PRGCdovesseindicare esplicitamente che sull’immobile interessato non è possibile realizzare il cambio destinazione d’uso, tale modifica non sarà più possibile.
2. È
necessario verificare la regolarità urbanistica dell’immobile (la
sua legittimità e l’assenza di abusi edilizi, permessi,
concessioni e agibilità)
3. A questo punto si procederà al controllo del rispetto dei requisiti igienico-sanitari (ad esempio il rispetto delle superfici minime dei servizi igienici, ed il corretto rapporto tra le diverse superfici)
4. Infine sarà possibile presentare il progetto utile al cambio di destinazione d’uso.
5. Una volta ottenuto il permesso e terminati i lavori, sarà necessario ottenere il Certificato di agibilità, a cui andranno allegati tutti i documenti indicativi delle conformità dei vari impianti secondo le normative vigenti.
ATTENZIONE
Nel caso in cui l’immobile non possedesse le caratteristiche intrinseche obbligatorie per legge, nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie oppure nel caso in cui esistano espliciti divieti imposti dal regolamento condominiale, non sarà possibile effettuare il cambio di destinazione d’uso.
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