Questo articolo tratterà nel dettaglio: specifiche tecniche (conviene consumare gas o energia elettrica?), bonus 110 (ad esempio installare anche pannelli fotovoltaici?), le funzionalità (riscaldamento classico oppure termosifoni, oppure sistemi ibridi?). Il dubbio è frequente e l’argomento è davvero ampio, motivo per il quale lo suddivideremo in due articoli.
Introduzione
Che l’ambiente da riscaldare sia di ampie dimensioni, come un appartamento da più di 100 m2 o una villa, che di piccole dimensioni come una mansarda, la sostanza non cambia. In caso di ristrutturazione o di perseguimento di maggiore efficienza energetica il dubbio amletico che i proprietari si pongono è su come basare riscaldamento dell’aria e dell’acqua potabile/ sanitaria.
Le scelte al momento, vertono su due poli: uno tradizionale, basato su caldaia a condensazione e caloriferi disposti lungo il perimetro della casa, oppure pompe di calore ovvero un dispositivo associato ad un’unità esterna che funzioni da riscaldamento di inverno e da condizionatore in estate.
Quale scelta, calcoli alla mano, si rivela vantaggiosa in termini di efficenza, consumo energetico e investimento nel medio lungo termine?
In questa prima parte esamineremo nel dettaglio le caratteristiche di ciascuna tecnologia. Nella seconda parte investigheremo, calcolatrice alla mano, quale soluzione si rivela più vantaggiosa.
Caldaia a condensazione
Dal 2010 è obbligatorio, se si opta per la caldaia, che sia di tipo “A condensazione”, ovvero in grado di recuperare il calore dei fumi. Tradotto: più ecologica e meno esosa in termini di consumo di gas.
La caldaia a condensazione, ovvero un “generatore di calore” consente di scaldare i termosifoni e l’acqua sanitaria.
Vantaggi caldaia a condensazione
- minor ingombro
- Semplicità di installazione e posa in opera
- Soluzione più economica rispetto alla pompa di calore
Svantaggi:
- necessita della canna fumaria
Pompa di calore
La pompa di calore funziona ad energia elettrica, può essere collegata ad un impianto ad acqua mediante un accumulo (il quale serve anche per scaldare l’acqua sanitaria). Può essere integrata ad un pannello fotovoltaico, meglio se con un accumulo per i periodi invernali (o comuunque periodi con minore esposizione solare. Può funzionare ad aria, quindi l’unità principale sarà all’esterno, oppure geotermica, quindi l’unità esterna sarà all’interno dell’abitazione: in questo caso funzionerà in basa alla temperatura del terreno o dell’acqua di falda.
Vantaggi:
Il rapporto tra energia consumata ed energia prodotta è superiore a quello della caldaia
Può funzionare sia per riscaldare che rinfrescare un ambiente
Non necessita di canna fumaria
Svantaggi:
- Costo più alto di installazione
- Necessità di un accumulo, quindi richiede maggior spazio dedicato
- In caso di geotermico, necessità di ulteriore spazio per le sonde.
Qualche esempio pratico:
Gli esperti interpellati hanno risposto in base a tre quesiti posti dalla redazione, inerenti le tre tipologie di soluzione abitativa più comuni. Appartamento di piccole dimensioni, appartamento di grandi dimensioni e la classica “villetta”.
Se vi sono casi particolari che il lettore vuole sottoporre (es: attico+superattico+piscina sul terrazzo), i commenti sono aperti per le richieste 🙂
Unità abitativa in condominio (fino ad 80 m2)
In questo caso la maggior parte degli esperti concorda sulla maggiore convenienza di installare una pompa di calore rispetto al set up tradizionale della caldaia a condensazione.
Questo perchè il consumo energetico necessario a scaldare l’appartamento è MINORE rispetto al consumo medio di gas necessario a garantire le stesse temperature interne.
Per l’acqua sanitaria, in un appartamento di metratura minore di 80 m,2 (che si suppone abitato da meno di 4 persone) il boiler elettrico si rivela la scelta migliore.
Unità abitativa in condominio (oltre gli 80 m2)
In caso di appartamenti in condominio di metratura superiore agli 80m2 – presumibilmente abitati da più di 4 persone- la scelta più efficace si rivela essere la caldaia a condensazione.
Questo perché per riscaldare spazi più ampi servirebbero molteplici pompe di calore e il costo di installazione, manutenzione, e energia elettrica vanificherebbe il comunque minor costo di consumo.
Casa indipendente unifamiliare con terreno
In questo caso la scelta migliore potrebbe essere la pompa di calore geotermica.
Perchè c’è spazio per le sonde geotermiche, con scambio a terra o in acqua, quindi l’installazione di una pompa di calore geotermica, si rivela la scelta più opportuna sia come costo nel medio-lungo periodo, sia come totale emancipazione dall’allacciamento (e ulteriori bollette) al Gas.
In conclusione.
Caldaia o pompa di calore? Non c’è una risposta definitiva. Entrambe le tecnologie, per assicurarsi la giusta temperatura ambientale in inverno e acqua calda tutto l’anno, presentano numerosi vantaggi e svantaggi.
E’ essenziale che la scelta sia valutata con attenzione in relazione all’ampiezza e allo spazio antistante la propria unità abitativa. il fine di una scelta piuttosto che un’altra è il risparmio, l’ecosostenibilità, ma soprattutto il confort e la vivibilità della propria casa in ogni periodo dell’anno.
E’ consigliato, pertanto, rivolgersi ad un esperto in gestione dell’energia (EGE), che previo sopralluogo e la misurazione dei locali e, preso atto delle esigenze familiari, fornirà un quadro completo delle soluzioni disponibili nonchè quelle più idonee e efficaci.
Lascia un commento